Congiuntura Confcommercio: indicatore PIL, consumi, prezzi: manca la spinta sui consumi, la crescita nel 2025 va costruita da zero
- 20/02/2025
- Posted by: Consuelo D'Alò
- Categoria: news

Pil a febbraio +0,2% congiunturale. Consumi deboli a gennaio (+0,3%) anche a causa delle tensioni sugli energetici. Bene i servizi (+1,4%), male i beni (-0,1%)
L’inizio del 2025 conferma le caratteristiche di disfunzionamento dell’economia italiana: ai robusti presupposti per una crescita dei consumi, favoriti anche dall’occupazione elevata, dai redditi reali crescenti e da un’inflazione sotto controllo, non corrisponde un coerente sviluppo della spesa delle famiglie. È vero che da novembre scorso il tendenziale dei consumi, misurato nella metrica dell’Indicatore Consumi Confcommercio, CLICCA QUI è positivo e si conferma con un +0,3% a gennaio rispetto a gennaio 2024, ma l’evoluzione è stentata e permane al di sotto del suo potenziale. Anche in considerazione del nebuloso scenario internazionale, che certo non sostiene la propensione agli investimenti da parte delle aziende, un nuovo orientamento verso l’espansione della domanda interna sarebbe auspicabile. Una spiegazione del freno alla spesa deriverebbe dall’effetto «percezione» che i consumatori avrebbero dell’effettiva dinamica dei propri redditi. È presumibile che le scorie psicologiche accumulate durante la recente fiammata inflazionistica, rendono le famiglie particolarmente caute nel valutare le proprie possibilità di spesa. Questa stessa interpretazione indica che con il passare del tempo, e in assenza di ulteriori shock avversi, si dovrebbe ripristinare il corretto funzionamento della catena che lega maggiori redditi a maggiori consumi. Che è alla base del moderato ottimismo di Confcommercio sulle prospettive dell’economia italiana nel 2025.