Congiuntura Confcommercio: l’incertezza frena consumi e investimenti

Pil +0,1% a giugno e consumi -0,3% a maggio. L’inflazione resta sotto controllo (a giugno +0,2% congiunturale). Bene comunicazioni (+5,7%) ed elettrodomestici (+3,1), male automotive (-10,8%) e mobili (-2,1%)

Le ultime informazioni congiunturali sono meno buone delle attese. Il profilo declinante della produzione industriale evidenzia le difficoltà di una parte rilevante del nostro sistema imprenditoriale. A maggio si conferma anche la fragilità dei consumi con una variazione dell’ICC di -0,3% sia rispetto al mese precedente (stima destagionalizzata) sia rispetto a maggio 2023. 

Tra gli aspetti positivi si conferma il miglioramento del mercato del lavoro che potrebbe, in assenza di dinamiche più toniche dell’economia, mostrare qualche segno di rallentamento nella parte finale dell’anno. L’inflazione si dimostra ampiamente sotto controllo: la nostra stima per giugno è di una variazione dello 0,2% congiunturale e dello 0,9% su base annua. Il taglio dei tassi di riferimento da parte della BCE è stato inferiore alle nostre attese. Pertanto le imprese, soprattutto quelle italiane, si confrontano, e sembra dovranno farlo per molto tempo, con tassi d’interesse reali particolarmente elevati.

Scarica qui il documento completo https://www.confcommercio.it/documents/20126/4428533/Congiuntura+Confcommercio+%28CC%29+6-2024.pdf/d8cd26a5-262f-32b8-79d4-856b2391186d?version=1.0&t=1718350918468