Ufficio Studi Confcommercio – Congiuntura: consumi deboli in estate, Pil fermo nel 3° trimestre 

Bene occupati (a luglio toccato massimo storico) e inflazione (+0,9% su base annua). Consumi: ad agosto comunicazioni (+5,8%) e servizi ricreativi (+2%), in calo automobili (-9,1%) e abbigliamento (-2%). Presenze turistiche sotto le attese a giugno e luglio

I mesi estivi più che diradare le ombre sembrano aver consolidato il clima d’incertezza sulle prospettive a breve dell’economia, con l’emergere di alcuni segnali di rallentamento.

Al di là delle difficoltà dell’industria, che sconta i deludenti andamenti della domanda estera ed interna, anche tra i servizi si cominciano a registrare sintomi di fragilità.

La stima di Confcommercio per il PIL del terzo trimestre è di una variazione congiunturale nulla, corrispondente a una crescita dello 0,6% rispetto a un anno prima. Questa valutazione, sempre basata su dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario è sintesi di una riduzione a luglio, lievemente superiore alle stime preliminari anche per un andamento del turismo meno favorevole, e di un modesto recupero ad agosto, a cui è seguita una stagnazione a settembre. Le oscillazioni mensili degli indicatori congiunturali poi sintetizzati nel PIL mensile, tradiscono la mancanza di una chiara direzione di marcia dell’economia italiana. Intanto, il terzo trimestre è andato perso. Si punta sul quarto.

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https://www.confcommercio.it/-/comunicato-114-2024-congiuntura